Primi appunti sull’incisore Cecilio Rizzardini

Pubblicato sul «Notiziario del Libero Maso» n. 23, 7 maggio 2010, con l’annotazione che già nel 2008 avevo preparato «una cartella con “Primi appunti sull’incisore Cecilio Rizzardini”» e la domanda: «Qualcuno è andato avanti nella mia ricerca?». A tutt’oggi, nessuno!

Di Cecilio Rizzardini fino a pochi anni fa non avevo mai sentito parlare, né a tutt’oggi ho alcuna notizia biografica su di lui. Dalle opere rintracciate, so che fu un incisore attivo a Venezia nei primi decenni dell’Ottocento (e forse, prima, negli ultimi del Settecento); dal cognome, tipico della frazione zoldana di Coi, apprendo con sicurezza che era nativo di Coi di Zoldo o, almeno, di famiglia originaria di Coi emigrata, come molte altre, nella Dominante.

Dell’esistenza dell’incisore C. Rizzardini (così è scritto), mi fornì prova, pochi anni fa, come dicevo, un libricino dimesso e parzialmente rovinato dall’umidità (segno degli spostamenti non sempre indovinati subiti tra una generazione e l’altra) della familiare «Biblioteca del Risorgimento» (inventario n. E 171), con un disegno a stampa recante la firma «C. Rizzardini dis[egnò]» e quella dell’incisore: «Felice Zuliani inc.». Si trattava di «Istruzione per la buona educazione de’ fanciulli e delle giovanette» dell’abate francese Carlo Rollin, stampato a Venezia dalla tipografia Picotti nel 1820, che l’editore Giuseppe Battaglia offriva quale regalo natalizio (come appare dalla data al termine della dedica) alle «egregie» e «gentilissime Signore Angela e Marianna sorelle Tommasini di Crespano». Il dotto abate francese è delineato con buoni tratti espressivi e un bonario sorriso, su un volto da contadino imparruccato. «Peccato non saperne di più!», ho sempre pensato, prendendo in mano quel libretto.

Un annetto fa ecco, però, un’utile scoperta. Tra il materiale antiquario di una bancarella, a Belluno, il venditore mi fa vedere, sperando l’acquisti, una bella raffigurazione di 45 centimetri di base per 61 di altezza, stampata a Venezia dalla «premiata Litografia Veneta» di «Gio. Brizeghel e C. Editori» nel 1836, firmata «Cecilio Rizzardini inv. in Decemb. 1835 e dis.». Reca la scritta: «Per intercessione di M. V. [=Maria Vergine] Venezia dal colera morbus liberata / 1836 / All’Illustrissimo e Reverendissimo Monsignore / Pietro D.r Pianton / Abate Mitrato di S.ta Maria della Misericordia, Prelato Domestico di Sua Santità Gregorio XVI. / Proto Notario Apostolico, I. R. [=Imperiale Regio] Censore dei libri ec. ec. ec. / In attestato della più ossequiosa stima Giovanni Cobatti D. D. D.». Sì, certo, mi poteva interessare quell’accenno al papa bellunese Gregorio XVI, che il rivenditore evidenziava; ma l’interesse, ben maggiore, che mi spinse all’acquisto, fu quella firma del Rizzardini, di cui apprendevo finalmente il nome!

Infine, per ora, il terzo «atto». Tra le centinaia di libri accatastati nella soffitta di casa, sempre osservati lì, nelle loro stanche copertine, e mai osservati sino in fondo, c’è una serie incompleta di volumi della «Storia del cristianesimo» dell’abate di Berault-Bercastel, «Dedicata all’Illustr. e Reverend. Monsignore Jacopo Monico Patriarca di Venezia, Primate della Dalmazia, Gran Dignitario, Cappellano della Corona del Reg. Lomb.-Ven., ec. ec.», stampata a Venezia «dai tipi di Giuseppe Antonelli Editore Librajo-Calcografo» nel 1828. E’ l’omaggio editoriale che l’Antonelli volle fare al Monico «nel fausto avvenimento della esaltazione a questa sede Patriarcale». Tale storia della Chiesa termina (tomi 29-36, dal 1721) ad opera di «un continuatore» del Berault-Bercastel («un ecclesiastico veneziano», che volle mantenere l’anonimato) con l’elezione al papato di Pio VII, avvenuta nella stessa Venezia, ai primi del 1800. La traduzione («recata in italiano da…») «con dissertazioni e note» è fatta per i tomi 1 e 2 dall’abate Giambattista Zugno, per i tomi 3-28 da Francesco Zacchiroli.

Le incisioni che aprono i singoli tomi recano la firma «C. Rizzardini inv. e dis. [=inventore e disegnatore]»; alcune, nell’edizione da noi posseduta, sono state strappate da una mano ignota. Tomo per tomo, la data di stampa, l’incisore e la didascalia, quali ci risultano, sono:

– t. 1, 1828, A. Viviani. Il Custode della prigione si getta ai piedi di PAOLO e di SILA.

– t. 2, 1828 [manca l’incisione]

– t. 3, 1829, G. Dala. S. PAOLO primo Eremita, riceve S. ANTONIO Ab.

– t. 4, 1829, A. Viviani. CONVERSIONE DI S. AGOSTINO

– t. 5, 1829, A. Viviani. S. BASILISCO apparisce a S: GIOVANNI GRISOSTOMO

– t. 6, 1829, A. Viviani. SATURO con eroico coraggio resiste alle lagrime della sposa e dei figli.

– t. 7, 1829 [manca]

– t. 8, 1829 [manca]

– t. 9, 1829 [manca]

– t. 10, 1829 [manca]

– t. 11, 1829, A. Viviani. S. NILO di Calabria nella caverna di S. Michele

– t. 12, 1829, F. Zuliani. S. PIETRO IGNEO passa illeso tra le fiamme.

– t. 13, 1829, A. Viviani. Il Santo Abate gli diede la sua benedizione e nello stesso momento il paralitico si alzò.

– t. 14, 1829, A. Viviani. S. FRANCESCO presso il sultano di Egitto.

– t. 15, 1829, G. Dala. Uccisione di S. Pietro da Verona.

– t. 16,1830, A. Viviani. Morte del Beato Pier Tommaso

– t. 17, 1830, A. Viviani. Elezione di Martino V.

– t. 18, 1830, A. Viviani. Carità di S. Lorenzo Giustiniani

– t. 19, 1830, A. Viviani. Baiardo, morendo, scongiura i suoi officiali a riserbarsi pel bene della patria.

– t. 20, 1830, F. Zuliani. Martirio del canceliere Tommaso Moro.

– t. 21, 1830, G. B.  S. Francesco Saverio predica nell’Indie.

– t. 22, 1830, A. Viviani. BRAGADINO, Governatore di Nicosia, scorticato vivo

– t. 23, 1830, F. Zuliani. Schiave cristiane del Giappone martirizzate.

– t. 24, 1830, F. Zuliani. S. Vincenzo de Paoli chiede la pace per la Francia, al Cardinale di Richelieu.

– t. 25, 1830, A. Viviani. Vocazione del padre Lambert gesuita alle missioni della Siria.

– t. 26, 1830: [manca l’incisione]

– t. 27, 1830, F. Zuliani. I serpenti ed i rettili velenosi di ogni spezie formicolano nelle Indie, e s’insinuano a preferenza nelle capanne.

– t. 28, 1830, F. Zuliani. Beatificazione di S. Francesco Regis

– t. 29, 1831, A. Viviani. Un Mandarino minaccia la morte al Legato M.r Mezzabarba

– t.  30, 1831, G. Dala. Il beato Pacifico da San Severino, passa prodigiosamente il fiume Menocchia

– t. 31, 1831, A. Bozza. Miracoli di frà Grispino

– t. 32, 1831, G. Dala. Notizie del P. Malagrida

– t. 33, 1831, G. Dala. Veglie del Beato Gregorio Barbarigo

– t. 34, 1831, G. Dala. Martirio di un Catechista Tunkinese.

– t. 35, 1831, G. Dala. Giuseppe Labrè fissa il suo soggiorno nella Capitale del mondo cristiano.

– t. 36, 183, G. Dala. Il trionfo della Religione

 Don Floriano Pellegrini

 

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