Le reliquie di Santi della chiesa dai Coi

La chiesa possiede due reliquiari lignei, settecenteschi, e uno argentato, di più recente fattura.

Il primo contiene reliquie di Sant’Antonio da Padova (a Mareson di Zoldo c’è un altare in suo onore), San Vincenzo Ferrer (nella chiesa c’è pure una sua statua, ottocentesca), Sant’Anna madre di Maria Vergine (patrona del vicino Zoppè di Cadore), San Pellegrino Laziosi (dell’Ordine religioso dei Servi di Maria) e di San Mauro abate (un S. Mauro è compatrono di Cividale del Friuli, per un periodo capoluogo del Patriarcato di Aquileja).

Il secondo reliquiario conserva reliquie degli apostoli San Bartolomeo e San Matteo, di Sant’Adautto, San Paolo eremita e Sant’Antonio abate.

La chiesa non ha, pertanto, alcuna reliquia del patrono San Pellegrino delle Alpi, né dei compatroni Santi Ermàgora (patriarca di Aquileja) e Fortunato (diacono del proto-patriarca Ermàgora); né – aggiungiamo – ha reliquie di Sant’Urbano.

Una cinquantina d’anni fa, la pietra sacra dell’altare della Cappella templare è stata aperta da mani sacrileghe, che hanno rubato le reliquie e la piccola pergamena col rogito di fondazione!

Nella fotografia: Il Cristo benedicente dell’altare della Madonna della Cintura (primi del Settecento).

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