Arrivederci sul blog «Dalla Casata di Levazono»

Dal luglio 2017, quando è stato aperto, questo Blog ha divulgato circa 1.000 studi e altrettanti articoli, alcuni dei quali poi rimossi perché superati (ora sono 870), per un totale di circa 2.000 pezzi scritti e oltre 4.000 fotografie.

Ogni giorno è stato visitato da 20-30 persone, con alcune punte di oltre 50. È come se, grazie al Blog, ogni giorno giungessero ai Coi altrettante persone. È diventato un ottimo veicolo promozionale, turistico e di cultura locale e generale. Ogni giorno, una media di 20-30 persone ci consulta per un’opinione, un documento storico, la segnalazione di un libro, delle fotografie…

Ma il successo impone delle scelte e delle novità. Un Blog con così tanto materiale risulta meno facilmente consultabile e, un po’ alla volta, dovrà essere snellito. Da oggi, perciò, lo consideriamo a modo suo completo. Frattanto, come precedentemente annunciato, dal 12 ottobre

È STATO AVVIATO

UN NUOVO BLOG INTITOLATO:

DALLA CASATA DI LEVAZONO,

CONSULTABILE AL LINK:

http://dallacasatadilevazono.altervista.org/

Il Blog ufficiale del Baliato dai Coi è e continuerà ad essere questo, al link: https://baliatodaicoi.altervista.org/ .

Il nuovo sarà, sì, una sua integrazione, una sua continuazione, ma avrà un carattere meno formale e di divulgazione ufficiale – diciamo così – di documenti del Baliato, che pur continuerà a fare.

Sarà più vario nei contenuti, scelti e proposti con grande libertà, secondo il gusto dei curatori e, soprattutto, un magazzino di «interventi pubblici e studi di Don Floriano Pellegrini, del Baliato dai Coi, in Val di Zoldo. E, insieme, segnalazione di altri studi e divagazioni in internet, per curiosità e divertimento suo e dei lettori. Pre’ Florean (per dirla all’antica e come si usa ancora in Carnia e in Friuli) è membro della Famiglia o Casata dei Bàili di Zoldo. Essa, già proveniente dal Cadore, nel municipio romano di Zuglio Carnico, risale al Levazóno, l’area presso la quale circa mille anni fa, cioè all’epoca dei Vescovi Conti di Belluno, vennero edificati il castello e la pieve di Zoldo, dedicati all’Ufficiale romano, martire nel Norico (Austria), San Floriano di Lorch. Quali fossero le funzioni dei Bàili non è ancora ben chiaro ma, con ogni probabilità, erano onnicomprensive, andando dal militare, all’amministrativo, al giudiziario, secondo l’opportunità concreta del momento, risultando perciò simili, e anche maggiori, a quelle che, in altri territori, erano proprie dei Vicari dei Conti, ossia dei Visconti».

Il titolo ricorderà, perciò, che il Baliato dai Coi è stato costituito, nella prima metà del XIV secolo, da due persone, forse scudieri, provenienti da Levazóno, quando ormai il castello di Zoldo non esisteva più, né il conte vescovo di Belluno nominava più suoi rappresentanti o vicari in Zoldo con il nome d’ufficio di Bàili. Proprio in quel periodo, infatti, alla figura istituzionale del Bàilo, con il venir meno del potere civico effettivo dei conti vescovi (rimasti vescovi sì ma conti solo come titolo), cominciò a sostituirsi quella dei Capitani di Zoldo, che saranno la forma istituzionale della Comunità di valle sino alla caduta della Serenissima, alla fine del 1700.

Grazie a quanti – studiosi, amministratori pubblici, regolieri, operatori turistici e commerciali, visitatori in genere – ci leggono con costanza, attenzione e affetto. Senza di loro – senza di voi – non saremmo giunti a questo traguardo lusinghiero!

Arrivederci, pertanto, qui e al link:

http://dallacasatadilevazono.altervista.org/

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