Interessante scoperta: è un Cristo del Col di Lana

Due signore, una delle quali da molti anni viene a Coi, sabato 14 c.m. hanno fatto un’osservazione che nessun altro aveva fatto ed è una piccola scoperta. Si sono accorte che sul fianco sinistro del Cristo, sulla vestina che gli copre i fianchi, sono incise due scritte. La prima, sopra, dall’alto in basso, dice: «Fece Palla Scultore / Agai»; la seconda, sotto, in orizzontale, dice: «Col di Lana 1924».

Abbiamo così, finalmente, due dati precisi. Il primo conferma quello che diceva il Gianin, ovvero che il Cristo venne fatto da Beniamino Palla (si ricordava anche il nome), di Agai. Diversamente da quanto tutti credevamo e anche il Gianin affermava, la scultura è stata fatta però subito dopo la prima Guerra Mondiale e non circa dieci anni dopo. Si credeva che fosse stato posto dopo aver terminato la costruzione dei nuovi tabiai, in sostituzione di quelli in blockbau distrutti da un incendio, mentre prima avevano posto il Cristo poi iniziato i lavori di ricostruzione.

Non poco interessante, poi, che gli abitanti di Coi si fossero rivolti ad uno scultore tirolese, di Livinallongo del Col di Lana. Avevano compiuto, in tal modo, un gesto di fede e insieme di rispetto e di amicizia verso persone e comunità che i politici, con la loro maledetta guerra, avevano disunito, mentre le persone erano amiche anche prima, rispettandosi tutti nella loro identità e Patria reali, e vollero essere amiche anche dopo.

Si potrà chiamarlo, per ottimi motivi: il Cristo del Col di Lana.

Fotografia fatta due giorni fa, verso le 18.30. Per strani effetti di luce, il Pelmo è scomparso; il fatto è ch’era così luminoso che nella fotografia è risultato solo un riverbero chiaro, senza più segni della montagna!

Don Floriano Pellegrini

Coi si trova dove è scritto Zoldo Alto. La cartina mostra i confini tra Italia (a destra) e Austria) a sinistra fino alla fine della prima Guerra Mondiale; è chiaro che Col di Lana apparteneva all’Austria.

***