Io mi consumo
come una candela
ai piedi della croce.
Se solo sapessi
morire come Te,
su quel legno scandaloso,
dalle propaggini del quale
l’universo intero
ha assunto un senso
e patire è capirne
il suo significato, Te,
unica certezza, inferma e remota,
in ogni cuore che stilli d’amore
dalle sue ferite aperte!
Non c’è un verso, non c’è una preghiera
che esaudisca il bisogno d’infinito
ma un uomo,
inchiodato a una croce,
per amore di Dio.
Cristiano Tresoldi
Milano, 6 novembre 2016, domenica
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