Elogio dei Meridionali

Non entro nel merito della questione se, al momento dell’invasione sabauda, il cattolico Regno delle Due Sicilie ne fosse il proprietario o lo fossero i bavaresi e cattolici duchi del Wittelsbach. Fatto si sta che nel 1860, quando quel glorioso regno venne occupato da un altro, con un atto di pirateria internazionale sponsorizzato dalla Massoneria franco-britannica, dichiaratamente anticattolica, il Regno delle Due Sicilie era lo Stato più ricco d’Italia. E i Savoia, con la scusa di fare l’unità d’Italia, gli rubarono un tesoro di 443.200.000 lire-oro. Si osservi che allora tutti gli altri Stati d’Italia messi insieme avevano un capitale di 225.200.000 lire-oro! Ecco com’è nata la povertà dei Meridionali, non da poca voglia di lavorare o mancanza di spirito imprenditoriale, come i sedicenti liberatori Savoia hanno insegnato a pensare e ancora molti stupidamente credono.

È ora di dire una parola di apprezzamento e di elogio, di stima e di incoraggiamento, nei confronti dei nostri connazionali del Sud Italia. Io voglio dirla apertamente ed elogiarli; era da molto tempo che ci pensavo. Bene e male sono ovunque, anche al Nord. Alcuni valori però essi li hanno e il Nord li sta perdendo: la solidarietà vicendevole, la religiosità, il calore nelle relazioni umane. Ho conosciuto tanti Meridionali, nel mondo della scuola, in ospedale, nei servizi e nelle istituzioni pubbliche; sono stato testimone del loro impegno e dei loro sacrifici, della loro generosità e, se trattati con il dovuto rispetto, del loro sentimento di profonda e duratura amicizia. Ho conosciuto anche un povero ragazzo, che ora sta nel cuore di Dio e s’è tolto la vita perché sbeffeggiato per essere del Sud. Non ci sono solo i militi ignoti, ma anche le ignote e innocenti vittime della discriminazione e del razzismo interni alla nostra patria. Chiedo perciò a Dio, con umiltà e con forza, che questo non sia mai più, mai più!

Don Floriano Pellegrini

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