Importanti precisazioni del vescovo di Belluno-Feltre sulle sei Convergenze Pastorali

Con lettera del 12 c.m. indirizzata «al Presbiterio», S.E. mons. Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre, ha ufficializzato, spiegandone il senso e la giusta portata, l’iniziativa inedita delle sei Convergenze Pastorali (cfr. http://www.chiesabellunofeltre.it/6-foranie-in-fase-sperimentale/ ). Il testo della lettera può essere letto qui, in PDF scaricabile:

MARANGONI, Lettera al Presbiterio del 12.09.2018

Le sei Convergenze Pastorali, dette anche «Convergenze Foraniali e Decanali» (quindi con la salvaguardia totale del titolo decanale e, nel contempo, del ruolo civico degli arcidiaconi di Cadore e di Agordo), hanno un carattere di «sperimentazione» pastorale. Sono cioè ritenute opportune e in questo momento necessarie per un motivo positivo (coordinare meglio e favorire l’unità tra parrocchie, vicariati foranei e decanati e la diocesi) e per uno di necessità (la scarsità dei parroci, tanto che già ora 123 parrocchie sul totale di 158 hanno un parroco «in condivisione»). Le sei Convergenze, che potranno anche essere in parte riviste dopo due anni di verifica, sono così costituite:

1) Decanato di Cortina d’Ampezzo, forania del Cadore, forania del Comelico;

2) Forania di Zoldo e di Longarone, forania dell’Alpago;

3) Forania di Belluno;

4) Decanato di Livinallongo, forania di Agordo;

5) Forania di Santa Giustina, forania di Sedico;

6) Forania di Feltre, forania di Lamon, forania di Pedavena.

A breve, il vescovo nominerà sei pro-vicari foranei.

Il loro compito sarà anzitutto quello di sostenere «le operazioni di elezione dei rappresentanti laici in Consiglio pastorale diocesano» e dei rappresentanti dei preti nel Consiglio presbiterale, oltre che dar vita ai Coordinamenti foraniali, formati dai parroci e da un rappresentante di ogni Consiglio pastorale. Il vescovo sottolinea come sia «importante non stravolgere la natura» delle foranie e dei decanati (i due termini nel diritto canonico si equivalgono): esse «non sono “enti ecclesiastici” o “enti civili”, come invece lo sono le parrocchie e la diocesi», ma «strumenti pastorali che le devono favorire».

P.S. Il sito ufficiale della diocesi alla data di oggi riporta ancora la pagina internet http://www.chiesabellunofeltre.it/territorio/, che tanto aveva allarmato i fedeli più sensibili (con loro onore) all’identità storica locale. Vi compare la cartina sotto riportata e si specifica che le foranie ormai erano unificate e ridotte ad otto, come segue: 1) Forania dell’Alpago; 2) Forania di Ampezzo, Cadore e Comelico; 3) Forania di Agordo e Livinallongo; 4) Forania di Belluno; 5) Forania di Feltre, Pedavena e Lamon; 6) Forania di Longarone e Zoldo; 7) Forania di Santa Giustina; 8) Forania di Sedico. Di decanati d’Ampezzo e di Livinallongo non si parlava più, erano già considerati aboliti! Notevole, pertanto, e decisamente saggio il ripensamento fatto dal vescovo, meglio consigliato, che ha costituito delle realtà nuove (le sei Convergenze pastorali), senza modificare il numero e il nome dei vicariati foranei e dei decanati. Ha però accorpato in due Convergenze, inizialmente non previste, la forania dell’Alpago con quella di Zoldo e di Longarone (prima chiamata «di Longarone e Zoldo», con minore risalto per la Val di Zoldo), e la forania di Santa Giustina con quella di Sedico. Insomma, un grande ripensamento!

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