Pensando ai confini sulla Marmolada

Da un po’ di tempo, dopo anni di compromesso più o meno pacifico, è scoppiato il caso dei confini sulla Marmolada.

Uno dei miti creati durante il Risorgimento massonico d’Italia è che i confini delle Patrie siano di natura geografica e, nel caso di montagne, sulle creste e sugli spartiacque. Con questa assurda motivazione è stata giustificata nientemeno che la Prima Guerra Mondiale e l’annessione forzata del Sud Tirolo austriaco al regno d’Italia. Ebbene: stando a questo criterio tutto il ghiacciaio della Marmolada appartiene al Trentino. Ma il Comune di Rocca Pietore, Magnifica Comunità dalla storia illustre, ne vuole una parte, che dice sua, in base ad un accordo che è carta straccia. Accontentare Rocca Pietore, significherebbe ammettere la falsità del principio per cui si è fatta la conquista dell’Alto Adige; ammettere che il regno d’Italia è stato un invasore. Anche se, in vero, quello del crinale sulla Marmolada era confine riconosciuto già nel 1911, da sempre rivendicato dal Comune trentino di Canazei e ora gli è data ragione. La giustizia legale non potrà usare due pesi e due misure. L’unica soluzione giusta sarebbe ammettere l’ingiustizia della guerra 1915-18, ammettere che i confini veri non sempre seguono le creste del monti, ma come farlo?

Ed è così che la storia riserva a volte delle sorprese, che smascherano (parlando in generale) l’ipocrisia con la quale vanno avanti i falsi patrioti e i politici menzogneri. Spiace per Rocca, ma – tra l’altro – non è Comune della Ladinia, esso stesso, anche se arbitrariamente inserito nel Veneto?

don Floriano Pellegrini

P. S. Per approfondimenti:

* https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/marmolada-veneto-trentino-confini-2901482/ (del 6 luglio 2018)

* http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/la-marmolada-%C3%A8-trentina-aggiornate-anche-le-mappe-1.1673010 (del 6 luglio 2018)

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